giovedì 7 novembre 2013

Una buona lezione

"Una danzatrice non deve andare a lezione con l'aspettativa di star tranquilla e comoda.
Una buona lezione deve fare in modo che essa raggiunga il massimo livello tecnico per lei possibile, e che riesca anche a superarlo, magari di poco.
Quel poco in più le farà provare un leggero senso di rischio, d'incertezza sul risultato immediato.
L'insegnante provvederà alle direttive, al supporto tecnico e all'incoraggiamento, mentre l'allieva si impegna a migliorare. Per raggiungere il proprio massimo, occorre ovviamente concentrarsi del tutto sul danzare. Tale concentrazione favorirà nel danzatore impegno emotivo, entusiasmo e joie nel danzare. L'insegnante deve contribuire a tenere acceso questo fuoco, congratulandosi per i progressi compiuti, non appena si presentino, e non perdendo la fiducia, nei momenti in cui invece non arrivino." - Cit. S. Schorer

M.me Margot


Mr. B

Quanto tempo... e me ne scuso...
In questo ultimo periodo ho lasciato orfano il mio blog, anche se non l'ho mai realmente abbandonato.
Ho dedicato  molto del mio tempo a cercare e studiare qualcosa che potesse essere veramente interessante, per me e anche per i miei lettori.
Questo tipo di ricerche non è semplice, e spesso si rischia di cadere in notizie e informazioni banali, con la tentazione di postarle solo per poter mantenere vivo un blog.
Così sono passate le settimane, navigando qua e la, ma la rete questa volta non mi ha "suggerito" una notizia, bensì un nome: Suki Schorer.
Probabilmente molti di voi sapranno chi è, ma io devo ammettere che non ne avevo minimamente idea. Ma sapevo bene chi era Mr. B

Balanchine è stato colui che ha fondato il NYCB ( New York City Ballet ) e la SAB ( School of American Ballet ).
Suki Schorer è stata per molti anni una ballerina della sua compagnia e un' insegnante presso la SAB.
Ed è anche l'autrice di un interessantissimo libro edito da Gremese: " Suki Schorer e la TECNICA BALANCHINE".
Allora, ancora una volta mi affido ad un libro, così come ho fatto quando decisi di conoscere meglio i Maestri del XX secolo, per cercare di approfondire meglio la tecnica di questa incredibile arte.
Durante la mia lettura cercherò di individuare i passaggi che troverò più "illuminanti" e li riporterò su questo blog, per poterli condividere con chi di voi ha avuto la pazienza di aspettare che riapparissi...

A presto
M.me Margot

giovedì 12 settembre 2013

Superare gli ostacoli...

I maggiori ostacoli al nostro progresso sono dentro le nostre vite, sotto forma di vigliaccheria e tendenza a rinunciare.
Rompere queste barriere porterà grandi cambiamenti... impariamo dai bambini!!!



M.me Margot

martedì 3 settembre 2013

Sudare significa...




Che hai una passione
Che sei determinata...  senza paura 
STAI CAMBIANDO... 
SEI INARRESTABILE

Quindi non temere di sudare troppo!!!

M.me Margot


lunedì 2 settembre 2013

Back to Ballet School: si ricomincia!!!

Ben ritrovati!!!
Le vacanze estive sono ufficialmente finite, la scuola sta per iniziare e la danza... è mai andata in vacanza?
Personalmente mi sono presa un paio di mesi di pausa, almeno dalla mia attività di blogger, ma i ballerini dovrebbero aver fatto i compiti estivi in modo diligente.
Infatti tutti coloro che ballano, o che aspirano a farlo, sfruttano l'estate per i famosi ( o famigerati) "Summer Intensive".
L'estate è infatti un momento ideale per frequentare stage di danza durante i quali si conoscono nuovi insegnanti, nuovi compagni e si possono approfondire tecnica e aspetto artistico.
La possibilità di avere l'intera giornata per praticare la danza permette al corpo, e alla mente, di fare propri quei movimenti che durante l'anno vengono imparati, ma non necessariamente "assorbiti".
Ma estate significa anche riposo e vacanze perché il corpo di un ballerino ha bisogno anche di un po' di tregua...


Ma ora le lezioni ricominciano e gli allievi hanno in mente solo un pensiero: " Come andrà la prima lezione? speriamo di non fare il centro... sarò ingrassata rispetto alle altre? sarò rimasto il più basso? i miei muscoli reagiranno almeno fino all'esercizio del rond de jambe?"....e così via.
Ma l'emozione è tanta e la voglia di rientrare in quella sala cresce al passare di ogni minuto.

Non mi resta che augurare a tutti voi ( allievi e genitori): Buon lavoro e Bon Courage!! ( mi sono sempre detta che in francese questa frase riesce a rendere al meglio l'espressione Buona Fortuna, almeno in questo ambito )

M.me Margot

domenica 30 giugno 2013

"Toi Toi Toi!"

E' finito!
Il Saggio c'è stato ieri sera, bellissimo, come sempre, più di sempre... e ora finalmente il calo di adrenalina, quella stanchezza strana alla quale non trovi riposo su una poltrona, ma facendo qualcos'altro.
Perché questo ultimo mese, non è passato un solo secondo senza che facessi qualcosa ed ora non riesco a godere di questo momento di relax...
Come mi siedo, cerco istintivamente l'ago e il filo ( "oddio cosa c'è ancora da stringere o accorciare??").
Il lavoro di due anni volato via in 2 ore e, almeno fino a quando non rivedremo il video e le foto, resterà vivo solo nella nostra mente, nei nostri occhi e nel nostro cuore.
Quante  tensioni e quante emozioni. Il teatro ti dona tantissimo, ma può anche portarti via tanto... questo mondo della danza è veramente spietato. Credo che i ballerini siano masochisti, amano soffrire e mettere sempre alla prova il proprio corpo. Credo che siano "adrénalinomanes" ( per usare un termine di Charles Jude ): devono stare costantemente in scena.
Gli insegnanti possono essere veramente severi e talvolta le loro scelte difficili da comprendere, ma questa è la realtà del balletto; quando sali sul palco devi essere un vincitore, il più forte, e questo non è solo un fatto fisico ma anche morale!


Una grande forza interiore unita ad una caparbietà infinita, possono trasformare dei giovani anatroccoli in splendidi cigni, cigni che in questo momento stanno volando per iniziare una nuova esperienza: non passeranno neanche 24 ore che indosseranno nuovamente le loro amate punte!

M.me Margot

lunedì 24 giugno 2013

Immagina...

Puoi!
Dopo aver pensato per un breve istante all'affascinante George Clooney, ho riflettuto su quanto sia importante "immaginare".
Immaginate di essere sul palco del Bolshoi, oppure di un qualsiasi altro grande teatro come l'Opera Garnier di Parigi o La Scala di Milano; l'importante è che sia un grande teatro, con almeno il terzo ordine di palchi o meglio la galleria, quella comunemente detta in gergo "la piccionaia".

La Scala
Infatti quando ballate, non dovete farlo solo per i pochi privilegiati della prima fila in platea, ma per i veri appassionati di balletto, che spesso si trovano proprio nei posti più lontani.
Se penserete di ballare per loro, automaticamente diventerete più grandi e il vostro sguardo andrà più lontano, fino a raggiungere la galleria.

Quindi quando provate davanti ad uno specchio, immaginate che ci sia qualcuno dietro quel vetro, non fatevi distrarre dal vostro riflesso, anche se è difficile proiettare se stessi verso il pubblico, ricordate che ballate per le persone che sono presenti, non solo per voi stessi.

M.me Margot

mercoledì 19 giugno 2013

Casa è ovunque ci sia una sbarra


A volte i nostri figli, e ad essere sinceri non solo loro, si sentono come se fossero alla deriva in un mare di incertezze, senza prospettive chiare sul loro futuro. 
Chi sono e cosa faranno da grandi? Qual è sarà il loro lavoro? Dove vivranno? Che ci faranno con la loro vita? 
Ma quando ballano non ci sono più dubbi.


Arrivano a lezione e all’improvviso la loro “ancora” appare. Per un'ora, 90 minuti o tre lezioni, sanno di essere nel posto giusto. Non esiste nessun altro posto dove vorrebbero essere. 
Ballare li rende felici, prima, durante e dopo le lezioni. Ci sono giorni in cui provano tutta la gioia di vivere possibile, e altre volte non la sentono proprio. 
Potranno essere stanchi e doloranti, senza la fiducia e lo spirito. Ma anche quelle brutte giornate valgono la pena di essere sudate. Se non altro, almeno avranno aperto la strada a tempi migliori! 

M.me Margot


lunedì 10 giugno 2013

Le imperfezioni ti rendono una ballerina migliore


Quando guardi qualcuno danzare e ti ritrovi a guardare i suoi piedi,  è perché quella ballerina trova i suoi piedi la cosa più interessante della sua danza. 
In questo modo si perde la grande potenzialità di questa forma d'arte. 
Alcuni delle più grandi ballerine del mondo hanno corpi difficili. Non hanno piedi perfetti. Non hanno grandi linee. E nonostante questo sono interessanti da guardare. 

Sue Jiin Kang

Perché? Perché devono lavorare il loro corpo attraverso mille difficoltà, ogni giorno hanno nuove sfide da affrontare per trovare il modo più efficace, quell'intelligenza che si trova all'interno del movimento che permette di fare qualcosa di bello da quello che non è perfetto. 
Spesso si vedono questi corpi che sembrano sovrannaturali nella loro perfezione, eppure non trasmettono niente perché è una cosa solo per loro. 
Credo che il corpo perfetto sia più in quello che una ballerina fa e trasmette, rispetto a quello che una ballerina ha. 

M.me Margot

giovedì 6 giugno 2013

Prima Mondiale: Proiezione 3D dal vivo del Lago dei Cigni nei cinema di tutto il mondo dal nuovo Teatro Mariinsky

Stavo preparando un post sulla realizzazione del Nuovo Teatro Mariinsky e ho trovato questa bellissima notizia... anche se sul filo di lana, ve la indico, perché credo sia da non perdere e purtroppo non è stata molto pubblicizzata!

Stasera, 6 Giugno, alle ore 19.15 sarà proiettato in diretta dal Nuovo Teatro Mariinsky il Balletto Il Lago dei Cigni.




Sarà la prima volta di una proiezione in 3D ( con la stessa tecnologia usata per realizzare Avatar e Vita di Pi) di un balletto.
Potete trovare la lista dei cinema che aderiscono sul sito relativo a questo progetto.

Sperando di aver fatto cosa gradita...

M.me Margot


Accendi il tuo sguardo

Audrey Hepburn


I tuoi occhi sono molto importanti - importanti quanto puntare le dita dei piedi!  

CONCENTRATI SU DI LORO! 

Il pubblico non vuole guardare un volto spento con lo sguardo perso nel vuoto; perderai la sua attenzione! 
Un viso illuminato da un paio di occhi espressivi potrebbe rubare l'attenzione del pubblico rispetto a un paio di piedi incredibili!

M.me Margot

Mantenere la pace

Con il grande numero di personalità presenti in una scuola di danza, spesso ci sono momenti in cui si scontrano opinioni individuali e si vivono situazioni delicate. Ecco alcuni suggerimenti per affrontare situazioni negative e riuscire a mantenere la pace, dando un esempio positivo all’interno della scuola.

Prendi distanza dagli individui negativi 
Nella vostra scuola c’è una mamma di quelle che hanno un talento speciale per fomentare le polemiche? Ti capita di essere a scuola, nello stesso suo momento? I vostri figli seguono in gran parte delle stesse lezioni?
Tentate di allontanarvi fisicamente dall'individuo negativo. Non solo questo diminuirà il vostro coinvolgimento nelle conversazioni indesiderate, ma potrete evitare, per associazione, le percezioni negative degli altri.

Essere attivi a scuola
Le scuole di danza sono sempre alla ricerca di volontari, se hanno bisogno di genitori per dirigere raccolte di fondi, assistere nel backstage degli spettacoli, vendere i biglietti, cucire i costumi, etc...
Fate sapere quali sono i vostri talenti e interessi in modo da rendervi utili, quando vi è possibile. Essere conosciuta come una mamma utile, una persona positiva nella scuola contribuirà ad allontanare qualsiasi negatività.

Essere un esempio per i vostri bambini
Questo vale non solo per i propri figli, ma anche per i loro amici di scuola. Mostrando positività all’interno della scuola (o durante i concorsi, esami, spettacoli, o dovunque si è un rappresentante della scuola), è possibile impostare un buon esempio per gli studenti.
Usate discrezione quando i vostri figli fanno domande sul comportamento di altri genitori o di altri allievi. Contestare azioni o le parole di un familiare di un altro allievo, non è mai la strada giusta da percorrere. Invece, si dovrà cercare di avere una discussione con i propri figli sul perché l'altro genitore può dire certe cose, e assicurarsi che i vostri figli sappiano dimostrare rispetto agli altri allievi, genitori e personale della scuola.

Comunicare Problemi
In casi estremi, potrebbe essere necessario avere una discussione con il direttore della scuola per comunicare una situazione grave. 

E' possibile che la direzione non sia a conoscenza della negatività. 
D'altra parte, è molto probabile che il direttore sia ben consapevole e possa trovare una soluzione per capovolgere la situazione. E' sempre una buona idea mantenere la linea di comunicazione aperta tra genitori, insegnanti e personale amministrativo per tenere a bada la negatività.

Stay Positive! 
A volte può essere difficile, ma è importante rimanere positivi ed essere un buon modello per i vostri figli nelle situazioni difficili. Se il direttore o gli insegnanti non sono ricettivi ai problemi di gestione, o si sente che la negatività sta diventando troppo pesa da gestire, potrebbe essere il momento di prendere in considerazione un’altra scuola della vostra zona. Se si sceglie di andare avanti comunque, si deve essere consapevoli del fatto che la negatività probabilmente esiste anche in molte altre scuole, ma è il modo in cui viene trattata che aiuta a trasformare un ambiente negativo in un ambiente educativo e positivo.

M.me Margot

martedì 4 giugno 2013

Un ricordo dal Gala Noureev and Friends

Come avevo anticipato, non ho potuto partecipare al bellissimo Gala Noureev & Friends, ma la nostra Maestra sì... e quindi posso fare un piccolo report della serata.

Charles Jude - David Mkhateli - Dennis Au
Innanzitutto, per rispondere a Monique che mi chiedeva aggiornamenti sulla messa in onda del Gala, non ho ancora notizie precise, ma sicuramente verrà fatto un DVD e questa foto che immortala l'intervista nel backstage a Eugenia Obraztsova, mi fa bene sperare...


La serata ha visto grandi etoiles internazionali danzare in onore del Maestro Noureev, sotto una direzione artistica di grande valore.
Sebbene la sala del Palazzo dei Congressi di Parigi, non si presti facilmente alla danza, la presenza dell'orchestra ha permesso di creare un legame speciale tra il pubblico e il palco; ogni artista è così riuscito in pochi minuti, a creare un'atmosfera speciale.
Tra le esibizioni che hanno principalmente spiccato ne cito tre. In primo luogo la Regina, Tamara Rojo. Manon è un po' il suo balletto in cui mette tutta la sua passione, il suo amore per la danza, tutta la sua personalità. In pochi minuti, così come il suo compagno Federico Bonelli, ha raccontato una storia d'amore che tutti sanno finire male. Con questo breve estratto, Tamara Rojo sublime e commovente, ha fatto riscoprire il dramma di Manon al pubblico parigino. Marguerite e Armand, ballato nella seconda parte con Rupert Pennefather, è stato un po' meno efficace. Ma la ballerina si è impegnata anima e corpo, ancora una volta, e ha dato una dimostrazione di quello che è una personalità artistica.

Tamara Rojo a Federico Bonelli - Manon

Dopo la Regina Tamara, viene l'Imperatrice Aurélie Dupont, "imperiale" (questa è la parola giusta, non ce ne sono altre) in Raymonda. E' la classe incarnata, la precisione di ogni gesto, vera musicalità ... In breve, Aurélie Dupont in una delle sue più grandi esibizioni, splendidamente accompagnata da Mathias Heymann, più in forma che mai. 

Aurélie Dupont e Mathias Heymann - Raymonda

Ma è in un assolo, quello di Manfred, che il giovane ballerino è stato particolarmente illuminato. Ha fatto una prestazione di grande successo, molto drammatica, con la fine di un volo che termina nella disperazione a terra. 
Dopo l'Imperatrice Aurélie e la Regina Tamara ... l'Apparizione Eugenia. Non proprio nella Bayadère, dove la ballerina non è sembrata completamente a suo agio, ma nella Bella Addormentata, Evgenia Obraztsova ha dato una dimostrazione di danza accademica, in tutta la sua finezza, la sua morbidezza e musicalità. Ogni suo gesto è stato un piacere alla vista.

Per il resto del programma, il Balletto di Bordeaux ha fatto una grande apertura con la Petite Mort, e un passaggio di saluto di gruppo, con una serie di passi a due. Maia Makhateli ancora una volta ha dimostrato la sua forte personalità sul palco accanto a Remi Wortmeyer in Two pieces for Het
Iana Salenko ha mostrato grande musicalità nella Sylphide, mentre Daria Vasnetsova aveva belle linee, ma la sua Odette sembrava un po' acerba. 
Lo spettacolo si è concluso con una giovane coppia tutta fuoco e fiamme nel Corsaro. Aleksandra Timofeeva ha fatto fouetté con facilità incredibile, e Vadim Muntagirov dei maneges incatenati con una facilità mozzafiato: puro virtuosismo, il dessert perfetto per concludere la serata.

Aleksandra Timofeeva e Vadim Muntagirov - Corsaro

M.me Margot

lunedì 3 giugno 2013

I vincitori del Benois de la Danse 2013


La ballerina Olga Smirnova, stella nascente del Teatro Bolshoi di Mosca, ha vinto il prestigioso premio Benois de la Danse. Lei è l'unica donna tra i sei vincitori  del Benois de la Danse 2013, insieme a due ballerini e tre coreografi. La cerimonia di premiazione ha preceduto l'apertura del Benois de la Danse Festival di Mosca.

Olga Smirnova

Lanciato 20 anni fa, il concorso annuale Benois de la Danse, soprannominato “l’Oscar del balletto", rivela i più interessanti avvenimenti della stagione del balletto. I vincitori sono selezionati da una giuria internazionale competente che comprende i migliori coreografi di tutto il mondo guidati dal suo presidente, il famoso balletto russo maestro Yuri Grigorovich.
I ballerini russi hanno dominato questa edizione che vedeva tra le candidate, ben cinque ballerine russe. La Smirnova, 22 anni, ha incantato la giuria con la sua superba interpretazione di pezzi di balletto classico e moderno. Ha condiviso il podio con due ballerini - Alban Lendorf della Royal Dutch Ballet e Vadim Muntagirov, laureato alla Scuola Coreografica di Perm in Russia e attuale solista dell’English National Ballet. 
Regina Nikiforova, uno dei promotori del “Benois de la Danse", ha detto alla Voce della Russia di essere orgogliosa di vedere così tanti artisti russi nei teatri di balletto più importanti del mondo.

"I ballerini russi sono tra i migliori solisti di molte famose compagnie di balletto da San Francisco all'Europa. I nostri artisti danzano in tutto il mondo, mostrando che la scuola russa di danza classica mantiene la sua alta professionalità ed è molto apprezzata all'estero".

Non ci sono stati invece russi tra i migliori vincitori coreografi. Entrambi i premi sono andati a stranieri. Questi sono il rinomato maestro olandese Hans van Manen e il coreografo britannico Christopher Wildon.  All’eccezionale maestro di ballo John Neumeier è stato conferito un Premio Benois de la Danse per la sua dedizione all'arte, anche se lo riceverà solo l'anno prossimo. Neumeier è stato il primo vincitore assoluto della prima edizione del Benois de la Danse nel 1992. 

Trailine - Neumeier - Grigorovich
Tra coloro che sono stati celbrati al Bolshoi c’è il coreografo francese Pierre Lacotte, noto per la sua passione per i classici del balletto del 19 ° secolo, che egli non si stanca mai di far rivivere. Questo è quello che ha detto alla Voce della Russia.  "E 'stato un grande onore per me ricevere un Premio Benois de la Danse. Sono felice di essere a Mosca per ricevere un premio che amo infinitamente. C'è una specie di storia d'amore, o meglio, un romanzo d'amore, tra me e la Russia ... "

Il romanzo di Pierre Lacotte con la Russia ha avuto inizio nel 2000, quando mise in scena al Bolshoi "La figlia del faraone". Ha poi coreografato una serie di balletti al Stanislavsky and Nemirovich-Danchenko Musical Theater di Mosca e al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo. La prossima stagione vedrà il suo nuovo debutto al Bolshoi con il balletto "Marco Spada".



M.me Margot

domenica 2 giugno 2013

Sai di essere una ballerina quando...




Indossi le tue punte per prendere le cose a cui non arrivi

Rimani alzata fino alle tre di notte prima di uno spettacolo a cucire i nastri delle tue punte.

Essere corretti non è considerato un insulto

Gioisci di poter fare il tuo stretching ogni dove e tua madre si chiede dove ha sbagliato

Impari a far luce su un errore commesso sul palcoscenico

Body e calze diventano più confortevoli dei tuoi abiti

Hai l’irrefrenabile urgenza di fare una reverence invece di dire grazie

Sei in grado di sciogliere e riannodare una punta in 45 secondi netti

Ballare con le vesciche diventa la norma

Ascoltare la musica dello Schiaccianoci diventa un incubo

Diventi un maestro nella cura dei piedi

Quando aspetti in fila al supermercato, stai in prima posizione

Ti addormenti con le gambe a ranocchia perché è una posizione “comoda”

Sei costantemente arrabbiata perché distruggi le punte con una media di tre al mese

Ti preoccupi più di avere l’acqua che il cibo

Vai a prendere qualcosa da terra e la tua gamba si slancia in alto fino a ottenere un penchée perfetto.

Si dimentica come contare dopo 8

Sei in grado di cucire qualsiasi cosa in una manciata di minuti

Ricicli tutto, dalle calze, alle punte ai body

Si scopre che cose strane come spugnette per lavare i piatti e nastro adesivo sono più utili dei cerotti

La scuola di danza diventa la tua seconda casa

La tua camera è pulita, non essendoci mai

La tua sacca è un porcile, vivendoci sempre dentro

Gli sport potenzialmente pericolosi sono off-limit fino alla fine della stagione

Hai una piega permanente sulla nuca a causa di tutte quelle crocchie

sabato 1 giugno 2013

La preghiera di una ballerina


Ecco la traduzione, purtroppo non sono riuscita a mantenere le rime, che invece danno ritmo a questa preghiera:


Caro angelo, sempre al mio fianco
stai lì anche oggi e guida i miei piedi.
Aiutami a danzare leggera, luminosa, e libera,
In modo che tutti possano essere orgogliosi di me.
Fa che i giudici siano equi e il palcoscenico spazioso.
Nella vittoria e nella sconfitta, rendimi graziosa,
Così che possa ricordare ogni mio ballo con orgoglio.
E Angelo, per favore, tieni i miei nastri legati.






venerdì 31 maggio 2013

La vita di una "Ballet mom"


Ieri sera entrando nella scuola di danza ho creduto per un momento di essere in un club di lavoro a maglia...


Le mamme che generalmente siedono in attesa della fine della lezione, conversando, leggendo e qualche volta lavorando ( correggere le verifiche dei propri allievi, mandare email ai clienti esigenti, finire di fare il layout del progetto di ristrutturazione... sono solo alcune delle attività di queste mamme super indaffarate) stavano alacremente lavorando a maglia con i ferri.
Una coreografia del saggio di fine anno prevede infatti che delle balie munite di carrozzine e bambolotti a un certo punto sferruzzino... e non era carino che i ferri fossero “nudi”. Così le volenterose mamme hanno ben pensato di preparare un po’ di maglia...sicuramente l’effetto scenico ne guadagnerà...
Anche questa è la vita di una “Ballet Mom”.


Noi compriamo le loro prime scarpette (e in seguito altre decine), i loro body, tutù, scalda-muscoli, borse e altri accessori. 
Li portiamo a lezione - un sacco di lezioni. Le pettiniamo. Facciamo volontariato nei loro spettacoli, facendo il trucco, piegando i programmi, cucendo i costumi, aiutando con la scenografia, facciamo tutto il possibile per rendere l'esperienza di nostra figlia con la danza, la più appagante possibile. 
Spesso siamo gli eroi dimenticati, le “cheer leaders” scontate. 
Siamo nervose prima della loro performance e delle audizioni, e siamo sempre lì per applaudire i loro trionfi e a consolarle quando hanno il cuore spezzato.
E tutto questo lo facciamo per poter vedere nei loro occhi la gioia e le lacrime di quando ricevono l’applauso del pubblico, ma soprattutto il nostro applauso, perché in fondo al nostro cuore sappiamo che hanno ballato per noi!

M.me Margot

Tenete asciutte le vostre punte!!!

Ebbene sì, sono di nuovo alle prese con le punte di mia figlia...
Eppure ci deve pur essere un modo per farle "vivere" un po' più a lungo...
Quindi oggi con ostinazione mi sono messa a cercare  altri rimedi per renderle più resistenti, oltre a quello che ho suggerito in uno dei miei primi post, e con mio rammarico quello che ho trovato è sempre lo stesso consiglio:
Non lasciate MAI le vostre punte umide nella borsa di danza!
In realtà avevo sottovalutato quanto invece fosse fondamentale questo aspetto: non permettere alle punte di asciugarsi nel modo più opportuno, accorcerà la vita delle preziose e costose scarpette.
Quindi appena finita la lezione di punte, per favorire questo processo di asciugatura e per evitare che si formino pieghe e che perdano la loro forma, potete inserire della carta assorbente. Io per praticità ho cucito due sacchettini di stoffa contenenti del riso, in modo che sia più pratico inserirli nelle scarpe.


Dopodiché mettete le scarpette in un punto aerato (non nella borsa di danza!) e lasciatele asciugare.
Le punte hanno bisogno di circa 36 ore per asciugarsi completamente, e se le usate ogni giorno, non avranno il tempo per farlo. In questo caso è utile avere un secondo paio di scarpe da alternare, in questo modo dureranno il 50% più a lungo.
Ora per me non resta che la cosa più difficile: far sì che mia figlia si ricordi di farlo!!!!

M.me Margot


giovedì 30 maggio 2013

Durante le prove...

Swan Lake Ballet rehearsal on the Opera de Paris

  1. Tieni traccia delle correzioni e ricordatele durante le prove 
  2. Tratta il tuo costume con cura 
  3. Tieni le scarpe da punta e le mezze punte pronte prima che la prova generale inizi
  4. Assicurati che le scarpe siano in buone condizioni per evitare che possano contribuire a un infortunio qualsiasi o a uno scarso rendimento 
  5. Vestiti adeguatamente.... capelli raccolti, senza gioielli, col costume pulito e indossato in modo che il coreografo possa vedere il tuo corpo
  6. Stai tranquillo durante le prove, specialmente quando non devi ballare... riscaldati, fai un po' di sbarra, crea il tuo personaggio, cuci il costume oppure osserva gli altri ballerini per imparare dai loro successi e dai loro errori. 
  7. Non esprimere lamentele o opinioni non richieste. 
  8. Fidati del giudizio dei coreografi che possono in ogni momento modificare la coreografia e fare delle correzioni. 
  9. Concentrati sul presente .... usa ogni minuto delle prove per migliorare la tua prestazione 
  10. Se è necessario risolvere i problemi tecnici con una collega ballerina, portala da una parte o in un’altra sala, in modo da non disturbare lo svolgimento delle prove
  11. Ricorda che la tecnica è importante solo perché è uno strumento da utilizzare per permettere al corpo di creare una più ampia gamma di espressioni. 

Ballare dal cuore e parlare al pubblico attraverso il movimento è la tua prima priorità. Devi imparare ad avere fiducia che quello che pratichi ogni giorno, produrrà l’effetto visivo voluto dal coreografo e il suo immaginario artistico.


M.me Margot

mercoledì 29 maggio 2013

Entrare nel ruolo del personaggio


L’anno scolastico sta per finire, e anche le scuole di danza si preparano per lo spettacolo annuale... ogni allievo si ritrova così a districarsi tra le ultime verifiche e interrogazioni e le lezioni di danza, per riuscire a passare senza recuperi e a fare la migliore performance della sua vita!!

Considerando che per quanto riguarda la scuola, credo che ormai quello che è stato fatto è fatto, vorrei provare a elencare alcune cose da fare per affrontare al meglio il ruolo che interpreterete nello spettacolo al quale parteciperete.

Alicia Markova teaching the title role of George Balanchine's Le Chant du Rossignol to Iohna Loots
Photography by Graham Brandon
English National Ballet

Sviluppa il tuo ruolo
  1. Pratica i singoli movimenti che necessitano di miglioramento tecnico fino a quando saranno costantemente più forti
  2. Analizza il significato, la motivazione e la musicalità di ogni passo o gruppo di passi
  3. Pratica le braccia di fronte a uno specchio fino a quando la linea e lo stile sarà adatto al ruolo individuale che si sta eseguendo 
  4. Ricerca il tuo ruolo guardandolo in altri ballerini, leggendo la sua storia e ascoltando la musica, fino a quando non diventerà parte di te

Sviluppa uno stile di balletto 
  1. Guarda le foto e i video del balletto classico e studia lo stile dei ballerini 
  2. Scegli una ballerina di cui ami lo stile e il modo in cui si muove, e tenta di mettere un po' di quelle linee e stile nella tua danza 
  3. Cerca di essere una ballerina 24 ore al giorno, perché se ci credi, lo sarai.

Rispetta il coreografo e partecipa a tutte le prove 
  1. Le comunicazioni durante una prova devono essere riservate alle domande prima di iniziare e quando si finisce ... mai durante le prove. 
  2. Non sospirare, alzare gli occhi e fare commenti circa la durata delle prove o gli orari. 
  3. Ricordate che l'esecuzione richiede pazienza e pratica. 
  4. Ricordate che la gioia è nell’esecuzione, il premio è nella performance
  5. Non aspettare che la magia venga da sola... il lavoro e la magia arriveranno a ogni prestazione 
  6. Ricorda che si tratta di un lavoro di gruppo, richiedi a tutti di lavorare con un impegno professionale ... non ci sono “corse gratuite”! 
  7. Più spesso ti comporterai come un ballerino professionista, più probabile è che il coreografo e i compagni ti trattino come tale. 
  8. Non c'è mai una scusa per la maleducazione 
  9. Lascia il tuo ego fuori dalla porta!
Detto tutto ciò... Buon Lavoro!!!!!!!!

M.me Margot

martedì 28 maggio 2013

Scegliere le mezze punte

Le punte sono le scarpe che ogni ballerina aspira a indossare, ma prima di arrivare a quel momento, e comunque durante molti esercizi alla sbarra e negli adagi, si indossano le scarpette chiamate mezze punte.


Fu Marie Ann Cupis de Camargo del Royal Ballet, che nel 1700, oltre ad essere la prima ballerina ad eseguire l'entrechat quatre e ad indossare il tutù al polpaccio, iniziò ad usare le scarpette al posto delle scarpe con i tacchi per poter saltare meglio e con più grazia.



Le mezze punte hanno fatto tanta strada da allora, e adesso i ballerini hanno molti modelli tra i quali scegliere.

Suola intera o suola spezzata
Come suggerisce il nome, le scarpette con la suola intera hanno una suola che va dal tallone alle dita, mentre quelle con la suola spezzata hanno due piccole suole rotondeggianti, una all'altezza delle dita e l'altra in corrispondenza del tallone; in questo caso non vi è alcuna suola in corrispondenza dell'arco del piede e questo permette una perfetta aderenza e una bella linea, specialmente quando il piede è puntato.
Molti principianti indossano mezze punte a suola intera. La suola intera aggiunge più resistenza nei primi movimenti di danza e contribuisce a costruire una tecnica forte perché gli allievi imparano a lavorare al meglio i loro piedi.
I ballerini di livello intermedio e avanzato spesso indossano scarpette a suola spezzata, perché offrono una maggiore flessibilità e linee pulite che mostrano meglio l'arco del piede, oltre a permettere di sentire meglio il pavimento. 

Pelle o tela
Mentre la sezione superiore delle carpette a suola intera è generalmente realizzata in pelle, quelle a suola spezzata si trovano sia in pelle che in tela. Scegliere tra pelle e tela è una questione di preferenza personale. 
Le scarpette in pelle possono prendere la muffa nel corso del tempo, ma diventano più morbide più a lungo vengono indossate, e ci mettono un po’ di più a rompersi.
Le scarpette in tela sono morbide, leggere e flessibili dal primo momento. L’avvolgimento del piede, insieme alla suola spezzata crea delle linee notevoli. Alcuni ballerini le scelgono perché le preferiscono al tatto e per la tela traspirante. 

Non importa quale stile di scarpette si sceglie, una cosa veramente importante è trovare una misura adeguata. Le mezze punte dovrebbero avere una perfetta aderenza sia indossate con calze, a piedi nudi, o con calzini molto leggeri. Non dovrebbero consentire uno spazio supplementare per la crescita, anche se la nostra Maestra tende a consigliarle un po’ abbondanti per permettere alle dita di stare ben stese. Le scarpette che sono troppo piccole possono causare l'arricciamento delle dita dei piedi e mettere ulteriore stress sul tendine di Achille. Diversamente le scarpette che sono troppo grandi non consentono la corretta esecuzione dei movimenti di danza, anche per i ballerini più giovani. 
Quindi assicuratevi sempre di provare le scarpette e di eseguire alcuni movimenti di base come ad esempio un plié, un releve, e un tendu per assicurarsi che la misura è quella giusta.

M.me Margot




lunedì 27 maggio 2013

2013: L'anno di Rudolf Noureev


Il 2013 segna sia il 20 ° anniversario della morte di Rudolf Noureev, che il 75 ° anniversario della sua nascita. In tutto il mondo, per tutta la stagione, le compagnie di danza lo omaggiano con mostre, feste e serate di gala.
Io vorrei segnalarvi in particolare lo straordinario gala di danza che celebra il 75 ° anniversario della sua nascita, patrocinato dalla Fondazione di Rudolf Noureev: "Noureev & Friends" 


Il gala riunirà star internazionali e si terrà presso il Palais des Congrès di Parigi Venerdì 31 Maggio e Sabato 1 Giugno.
La performance seguirà il sentiero della vita di Rudolf: come ballerino, come coreografo, e come Direttore del Balletto del Teatro Nazionale dell'Opera di Parigi.

A differenza del Gala Hommage a Rudolf Noureev che ha avuto luogo all’Opera Garnier lo scorso 6 Marzo, questo spettacolo non mostrerà le coreografia di Rudolf Noureev. L'idea è piuttosto quello di tracciarne la carriera di ballerino. 
Il programma è sotto la direzione artistica di Charles Jude (direttore del Balletto di Bordeaux e artista vicino a Noureev) e David Makhateli.

Per coloro che non avranno la fortuna di poter assistere allo spettacolo, come me, una buona notizia: le due serate verranno riprese in HD e ritrasmesse in numerosi cinema... speriamo solo che arrivi anche vicino a casa nostra!!

M.me Margot

La farfalla ballerina

Quante volte abbiamo pensato: "Quella ballerina sembra una farfalla!"
Ma la natura riesce sempre a stupirci... Questa farfalla non sembra forse una ballerina?


M.me Margot

domenica 26 maggio 2013

Balletto vs Partita


Femmine contro maschi! Nella mia famiglia questo tipo di conflitto è quasi quotidiano...
Ci viene naturale, automatico, schierarci con il componente dello stesso sesso. 
Uno dei principali motivi di discussione è la TV; infatti ne abbiamo solo una in casa, e ad essa sono collegati videoregistratore, lettore DVD e la diabolica Playstation!!!




Generalmente chi prende la posizione per primo vince, ma non è così automatico... Non appena mia figlia inserisce un DVD con un balletto, arriva la voce di mio marito, e a seguire quella di mio figlio: "Ora non iniziare a tormentarci con questo strazio, sta per iniziare la partita di Champions."
Io credo sia proprio un problema di DNA: gli uomini, non tutti ad essere onesta, non sopportano di vedere più di 5 minuti qualcuno che balla con una calzamaglia o un tutù. La cosa migliora decisamente se si tratta di vedere un film con la street dance, ma appena parte un accenno di musica classica non c'è storia...iniziano a lamentarsi fino a farci capitolare.
Così con un ghigno di vittoria si mettono sul divano e, quando va bene, ci sorbiamo una partita di calcio, quando invece non ce ne sono in programmazione, dobbiamo sopportare smitragliate e urla di guerra: infatti alla Playstation giocano solo a giochi truci e violenti e quindi, per il buon della pace, noi "donne" accendiamo il mio mac e ci mettiamo a vedere video su YouTube.
Questa navigazione forzata ci ha fatto scovare tante notizie interessanti e alcuni video veramente da vedere, come ad esempio quello con cui Polina Semionova è diventata popolare al pubblico del web.
E' con questa apparizione nel video di "Letzter Tag" del famoso cantante tedesco Herbert Gronemeyer che si è fatta notare anche dai non addetti ai lavori.



La partita è molto avvincente, ma appena parte questo video, vedo mio marito e mio figlio che allungano lo sguardo: dopo tutto queste ballerine non sono poi così male ;-)

M.me Margot




mercoledì 22 maggio 2013

Il lavoro personale: conoscere il proprio corpo per capire come funziona

Nonostante le ore passate in sala siano veramente tante, ogni ballerino deve dare una grande importanza al lavoro personale.
Cosa significa? Cercare di approfondire e mettere a punto quello che ti viene insegnato dalla tua Maestra, a casa!
E visto che difficilmente si ha lo spazio per poter provare passi e variazioni, una delle cose migliori da fare è lavorare direttamente sul proprio corpo. La conoscenza delle ossa, dei muscoli e delle articolazioni, possono permettere al ballerino di capire come fare determinati movimenti e ottenere determinate figure.
Sono numerosi gli esercizi che si possono fare e ciascuno di essi serve per potenziare o allungare  muscoli specifici utili per riuscire a fare al meglio tutti i movimenti richiesti.
Quindi, individuate quale parte del vostro corpo volete migliorare, cercate di conoscerne l'anatomia e fate gli esercizi quotidianamente.
Esiste un libro fatto benissimo che vi può essere veramente d'aiuto: Dance Anatomy di Jacqui Haas


Vi consiglio di leggerlo attentamente. Se qualcuno di voi avesse dei problemi con l'inglese, fatemi sapere quale parte del corpo vi piacerebbe approfondire e farò del mio meglio per preparare un post che ne riassuma i contenuti, con suggerimenti ed esercizi.

M.me Margot

martedì 21 maggio 2013

Visualizza il ballerino che vorresti essere!


La mente gioca un ruolo importante nell'anatomia della danza e nel miglioramento della tecnica di un ballerino.


La visualizzazione può essere uno strumento che aiuta a danzare più efficacemente. 
Quante volte avete fatto un développé? Quante volte avete sentito la coscia contratta per l'ansia di non alzare abbastanza la gamba? Immaginate di sentire come sarebbe sapere quali muscoli devono contrarsi, allungarsi, e stabilizzarvi. Immaginate la vostra gamba che si alza più alta senza ansia. Questo, è usare la vostra mente con capacità fisica.

Visualizzazione, immagini e simulazione mentale, sono termini usati per descrivere la creazione di una figura nella vostra mente senza fare alcuna azione fisica.
Per migliorare la performance, potete usare semplici immagini positive a focalizzarvi sul mantenere la calma e rilasciare le tensioni involontarie.
Visualizzate esattamente quello che volete che il vostro corpo faccia e trattenete questo pensiero positivo.

E' un po' come nell'orto.... usate un'immagine seme: piantate un pensiero intuitivo e lasciate che questa immagine cresca per migliorare la vostra performance. Quando ripetete i vostri movimenti ( durante la lezione piuttosto che durante le prove), inducete in voi cambiamenti fisici e aumentate l'accuratezza dei vostri movimenti.
Ecco come fare secondo Eric Franklin, uno specialista di visualizzazione.
Prendetevi un momento per trovare un angolo della giornata dove poter chiudere gli occhi e ascoltare il vostro respiro. Ora, immaginate il ballerino che volete essere, e guardate voi stessi muovervi con grande semplicità. Concentratevi sulla pulizia delle vostre linee e sul controllo che avete su ogni combinazione di passi. Potete vedere tutto questo nella vostra mente, sentire la musica e sentire il vostro corpo mentre esegue i movimenti nei dettagli.
Ora, tutto quello che dovete fare è FARLO!
Lasciate andare tutto il resto e concentratevi sulla vostra tecnica. State allenando la connessione tra la vostra mente e i vostri muscoli. Questi devono lavorare insieme per permettervi di raggiungere il vostro obiettivo.

Lo stato della vostra mente influenza la realizzazione del vostro lavoro. Se vi preparate per eseguire una pirouette con una tensione nella parte superiore del vostro corpo, lo stress di doverne fare almeno due e l'ansia di perdere l'equilibrio, come è possibile che possiate girare?
Visualizzate invece splendidi giri multipli intorno ad un centro fermo ma calmo e respirate. Fate la vostra pirouette, divertitevi a girare, abbandonate la paura, usate il ritmo per aiutarvi e girate!

Riuscire a creare una connessione tra corpo e mente via aiuterà, non solo a migliorarvi tecnicamente, ma anche ad evitare di farvi male a causa delle rigidità, della tensione e della paura.
Vi capiterà di essere pieni di dubbi e di critiche, ma se amate veramente danzare e volete migliorare, dovete smettere con la negatività e l'insoddisfazione. 
State lontani dal convincervi che non potete fare qualcosa oppure che alcuni movimenti sono troppo difficili!!

M.me Margot