venerdì 31 maggio 2013

La vita di una "Ballet mom"


Ieri sera entrando nella scuola di danza ho creduto per un momento di essere in un club di lavoro a maglia...


Le mamme che generalmente siedono in attesa della fine della lezione, conversando, leggendo e qualche volta lavorando ( correggere le verifiche dei propri allievi, mandare email ai clienti esigenti, finire di fare il layout del progetto di ristrutturazione... sono solo alcune delle attività di queste mamme super indaffarate) stavano alacremente lavorando a maglia con i ferri.
Una coreografia del saggio di fine anno prevede infatti che delle balie munite di carrozzine e bambolotti a un certo punto sferruzzino... e non era carino che i ferri fossero “nudi”. Così le volenterose mamme hanno ben pensato di preparare un po’ di maglia...sicuramente l’effetto scenico ne guadagnerà...
Anche questa è la vita di una “Ballet Mom”.


Noi compriamo le loro prime scarpette (e in seguito altre decine), i loro body, tutù, scalda-muscoli, borse e altri accessori. 
Li portiamo a lezione - un sacco di lezioni. Le pettiniamo. Facciamo volontariato nei loro spettacoli, facendo il trucco, piegando i programmi, cucendo i costumi, aiutando con la scenografia, facciamo tutto il possibile per rendere l'esperienza di nostra figlia con la danza, la più appagante possibile. 
Spesso siamo gli eroi dimenticati, le “cheer leaders” scontate. 
Siamo nervose prima della loro performance e delle audizioni, e siamo sempre lì per applaudire i loro trionfi e a consolarle quando hanno il cuore spezzato.
E tutto questo lo facciamo per poter vedere nei loro occhi la gioia e le lacrime di quando ricevono l’applauso del pubblico, ma soprattutto il nostro applauso, perché in fondo al nostro cuore sappiamo che hanno ballato per noi!

M.me Margot

Tenete asciutte le vostre punte!!!

Ebbene sì, sono di nuovo alle prese con le punte di mia figlia...
Eppure ci deve pur essere un modo per farle "vivere" un po' più a lungo...
Quindi oggi con ostinazione mi sono messa a cercare  altri rimedi per renderle più resistenti, oltre a quello che ho suggerito in uno dei miei primi post, e con mio rammarico quello che ho trovato è sempre lo stesso consiglio:
Non lasciate MAI le vostre punte umide nella borsa di danza!
In realtà avevo sottovalutato quanto invece fosse fondamentale questo aspetto: non permettere alle punte di asciugarsi nel modo più opportuno, accorcerà la vita delle preziose e costose scarpette.
Quindi appena finita la lezione di punte, per favorire questo processo di asciugatura e per evitare che si formino pieghe e che perdano la loro forma, potete inserire della carta assorbente. Io per praticità ho cucito due sacchettini di stoffa contenenti del riso, in modo che sia più pratico inserirli nelle scarpe.


Dopodiché mettete le scarpette in un punto aerato (non nella borsa di danza!) e lasciatele asciugare.
Le punte hanno bisogno di circa 36 ore per asciugarsi completamente, e se le usate ogni giorno, non avranno il tempo per farlo. In questo caso è utile avere un secondo paio di scarpe da alternare, in questo modo dureranno il 50% più a lungo.
Ora per me non resta che la cosa più difficile: far sì che mia figlia si ricordi di farlo!!!!

M.me Margot


giovedì 30 maggio 2013

Durante le prove...

Swan Lake Ballet rehearsal on the Opera de Paris

  1. Tieni traccia delle correzioni e ricordatele durante le prove 
  2. Tratta il tuo costume con cura 
  3. Tieni le scarpe da punta e le mezze punte pronte prima che la prova generale inizi
  4. Assicurati che le scarpe siano in buone condizioni per evitare che possano contribuire a un infortunio qualsiasi o a uno scarso rendimento 
  5. Vestiti adeguatamente.... capelli raccolti, senza gioielli, col costume pulito e indossato in modo che il coreografo possa vedere il tuo corpo
  6. Stai tranquillo durante le prove, specialmente quando non devi ballare... riscaldati, fai un po' di sbarra, crea il tuo personaggio, cuci il costume oppure osserva gli altri ballerini per imparare dai loro successi e dai loro errori. 
  7. Non esprimere lamentele o opinioni non richieste. 
  8. Fidati del giudizio dei coreografi che possono in ogni momento modificare la coreografia e fare delle correzioni. 
  9. Concentrati sul presente .... usa ogni minuto delle prove per migliorare la tua prestazione 
  10. Se è necessario risolvere i problemi tecnici con una collega ballerina, portala da una parte o in un’altra sala, in modo da non disturbare lo svolgimento delle prove
  11. Ricorda che la tecnica è importante solo perché è uno strumento da utilizzare per permettere al corpo di creare una più ampia gamma di espressioni. 

Ballare dal cuore e parlare al pubblico attraverso il movimento è la tua prima priorità. Devi imparare ad avere fiducia che quello che pratichi ogni giorno, produrrà l’effetto visivo voluto dal coreografo e il suo immaginario artistico.


M.me Margot

mercoledì 29 maggio 2013

Entrare nel ruolo del personaggio


L’anno scolastico sta per finire, e anche le scuole di danza si preparano per lo spettacolo annuale... ogni allievo si ritrova così a districarsi tra le ultime verifiche e interrogazioni e le lezioni di danza, per riuscire a passare senza recuperi e a fare la migliore performance della sua vita!!

Considerando che per quanto riguarda la scuola, credo che ormai quello che è stato fatto è fatto, vorrei provare a elencare alcune cose da fare per affrontare al meglio il ruolo che interpreterete nello spettacolo al quale parteciperete.

Alicia Markova teaching the title role of George Balanchine's Le Chant du Rossignol to Iohna Loots
Photography by Graham Brandon
English National Ballet

Sviluppa il tuo ruolo
  1. Pratica i singoli movimenti che necessitano di miglioramento tecnico fino a quando saranno costantemente più forti
  2. Analizza il significato, la motivazione e la musicalità di ogni passo o gruppo di passi
  3. Pratica le braccia di fronte a uno specchio fino a quando la linea e lo stile sarà adatto al ruolo individuale che si sta eseguendo 
  4. Ricerca il tuo ruolo guardandolo in altri ballerini, leggendo la sua storia e ascoltando la musica, fino a quando non diventerà parte di te

Sviluppa uno stile di balletto 
  1. Guarda le foto e i video del balletto classico e studia lo stile dei ballerini 
  2. Scegli una ballerina di cui ami lo stile e il modo in cui si muove, e tenta di mettere un po' di quelle linee e stile nella tua danza 
  3. Cerca di essere una ballerina 24 ore al giorno, perché se ci credi, lo sarai.

Rispetta il coreografo e partecipa a tutte le prove 
  1. Le comunicazioni durante una prova devono essere riservate alle domande prima di iniziare e quando si finisce ... mai durante le prove. 
  2. Non sospirare, alzare gli occhi e fare commenti circa la durata delle prove o gli orari. 
  3. Ricordate che l'esecuzione richiede pazienza e pratica. 
  4. Ricordate che la gioia è nell’esecuzione, il premio è nella performance
  5. Non aspettare che la magia venga da sola... il lavoro e la magia arriveranno a ogni prestazione 
  6. Ricorda che si tratta di un lavoro di gruppo, richiedi a tutti di lavorare con un impegno professionale ... non ci sono “corse gratuite”! 
  7. Più spesso ti comporterai come un ballerino professionista, più probabile è che il coreografo e i compagni ti trattino come tale. 
  8. Non c'è mai una scusa per la maleducazione 
  9. Lascia il tuo ego fuori dalla porta!
Detto tutto ciò... Buon Lavoro!!!!!!!!

M.me Margot

martedì 28 maggio 2013

Scegliere le mezze punte

Le punte sono le scarpe che ogni ballerina aspira a indossare, ma prima di arrivare a quel momento, e comunque durante molti esercizi alla sbarra e negli adagi, si indossano le scarpette chiamate mezze punte.


Fu Marie Ann Cupis de Camargo del Royal Ballet, che nel 1700, oltre ad essere la prima ballerina ad eseguire l'entrechat quatre e ad indossare il tutù al polpaccio, iniziò ad usare le scarpette al posto delle scarpe con i tacchi per poter saltare meglio e con più grazia.



Le mezze punte hanno fatto tanta strada da allora, e adesso i ballerini hanno molti modelli tra i quali scegliere.

Suola intera o suola spezzata
Come suggerisce il nome, le scarpette con la suola intera hanno una suola che va dal tallone alle dita, mentre quelle con la suola spezzata hanno due piccole suole rotondeggianti, una all'altezza delle dita e l'altra in corrispondenza del tallone; in questo caso non vi è alcuna suola in corrispondenza dell'arco del piede e questo permette una perfetta aderenza e una bella linea, specialmente quando il piede è puntato.
Molti principianti indossano mezze punte a suola intera. La suola intera aggiunge più resistenza nei primi movimenti di danza e contribuisce a costruire una tecnica forte perché gli allievi imparano a lavorare al meglio i loro piedi.
I ballerini di livello intermedio e avanzato spesso indossano scarpette a suola spezzata, perché offrono una maggiore flessibilità e linee pulite che mostrano meglio l'arco del piede, oltre a permettere di sentire meglio il pavimento. 

Pelle o tela
Mentre la sezione superiore delle carpette a suola intera è generalmente realizzata in pelle, quelle a suola spezzata si trovano sia in pelle che in tela. Scegliere tra pelle e tela è una questione di preferenza personale. 
Le scarpette in pelle possono prendere la muffa nel corso del tempo, ma diventano più morbide più a lungo vengono indossate, e ci mettono un po’ di più a rompersi.
Le scarpette in tela sono morbide, leggere e flessibili dal primo momento. L’avvolgimento del piede, insieme alla suola spezzata crea delle linee notevoli. Alcuni ballerini le scelgono perché le preferiscono al tatto e per la tela traspirante. 

Non importa quale stile di scarpette si sceglie, una cosa veramente importante è trovare una misura adeguata. Le mezze punte dovrebbero avere una perfetta aderenza sia indossate con calze, a piedi nudi, o con calzini molto leggeri. Non dovrebbero consentire uno spazio supplementare per la crescita, anche se la nostra Maestra tende a consigliarle un po’ abbondanti per permettere alle dita di stare ben stese. Le scarpette che sono troppo piccole possono causare l'arricciamento delle dita dei piedi e mettere ulteriore stress sul tendine di Achille. Diversamente le scarpette che sono troppo grandi non consentono la corretta esecuzione dei movimenti di danza, anche per i ballerini più giovani. 
Quindi assicuratevi sempre di provare le scarpette e di eseguire alcuni movimenti di base come ad esempio un plié, un releve, e un tendu per assicurarsi che la misura è quella giusta.

M.me Margot




lunedì 27 maggio 2013

2013: L'anno di Rudolf Noureev


Il 2013 segna sia il 20 ° anniversario della morte di Rudolf Noureev, che il 75 ° anniversario della sua nascita. In tutto il mondo, per tutta la stagione, le compagnie di danza lo omaggiano con mostre, feste e serate di gala.
Io vorrei segnalarvi in particolare lo straordinario gala di danza che celebra il 75 ° anniversario della sua nascita, patrocinato dalla Fondazione di Rudolf Noureev: "Noureev & Friends" 


Il gala riunirà star internazionali e si terrà presso il Palais des Congrès di Parigi Venerdì 31 Maggio e Sabato 1 Giugno.
La performance seguirà il sentiero della vita di Rudolf: come ballerino, come coreografo, e come Direttore del Balletto del Teatro Nazionale dell'Opera di Parigi.

A differenza del Gala Hommage a Rudolf Noureev che ha avuto luogo all’Opera Garnier lo scorso 6 Marzo, questo spettacolo non mostrerà le coreografia di Rudolf Noureev. L'idea è piuttosto quello di tracciarne la carriera di ballerino. 
Il programma è sotto la direzione artistica di Charles Jude (direttore del Balletto di Bordeaux e artista vicino a Noureev) e David Makhateli.

Per coloro che non avranno la fortuna di poter assistere allo spettacolo, come me, una buona notizia: le due serate verranno riprese in HD e ritrasmesse in numerosi cinema... speriamo solo che arrivi anche vicino a casa nostra!!

M.me Margot

La farfalla ballerina

Quante volte abbiamo pensato: "Quella ballerina sembra una farfalla!"
Ma la natura riesce sempre a stupirci... Questa farfalla non sembra forse una ballerina?


M.me Margot

domenica 26 maggio 2013

Balletto vs Partita


Femmine contro maschi! Nella mia famiglia questo tipo di conflitto è quasi quotidiano...
Ci viene naturale, automatico, schierarci con il componente dello stesso sesso. 
Uno dei principali motivi di discussione è la TV; infatti ne abbiamo solo una in casa, e ad essa sono collegati videoregistratore, lettore DVD e la diabolica Playstation!!!




Generalmente chi prende la posizione per primo vince, ma non è così automatico... Non appena mia figlia inserisce un DVD con un balletto, arriva la voce di mio marito, e a seguire quella di mio figlio: "Ora non iniziare a tormentarci con questo strazio, sta per iniziare la partita di Champions."
Io credo sia proprio un problema di DNA: gli uomini, non tutti ad essere onesta, non sopportano di vedere più di 5 minuti qualcuno che balla con una calzamaglia o un tutù. La cosa migliora decisamente se si tratta di vedere un film con la street dance, ma appena parte un accenno di musica classica non c'è storia...iniziano a lamentarsi fino a farci capitolare.
Così con un ghigno di vittoria si mettono sul divano e, quando va bene, ci sorbiamo una partita di calcio, quando invece non ce ne sono in programmazione, dobbiamo sopportare smitragliate e urla di guerra: infatti alla Playstation giocano solo a giochi truci e violenti e quindi, per il buon della pace, noi "donne" accendiamo il mio mac e ci mettiamo a vedere video su YouTube.
Questa navigazione forzata ci ha fatto scovare tante notizie interessanti e alcuni video veramente da vedere, come ad esempio quello con cui Polina Semionova è diventata popolare al pubblico del web.
E' con questa apparizione nel video di "Letzter Tag" del famoso cantante tedesco Herbert Gronemeyer che si è fatta notare anche dai non addetti ai lavori.



La partita è molto avvincente, ma appena parte questo video, vedo mio marito e mio figlio che allungano lo sguardo: dopo tutto queste ballerine non sono poi così male ;-)

M.me Margot




mercoledì 22 maggio 2013

Il lavoro personale: conoscere il proprio corpo per capire come funziona

Nonostante le ore passate in sala siano veramente tante, ogni ballerino deve dare una grande importanza al lavoro personale.
Cosa significa? Cercare di approfondire e mettere a punto quello che ti viene insegnato dalla tua Maestra, a casa!
E visto che difficilmente si ha lo spazio per poter provare passi e variazioni, una delle cose migliori da fare è lavorare direttamente sul proprio corpo. La conoscenza delle ossa, dei muscoli e delle articolazioni, possono permettere al ballerino di capire come fare determinati movimenti e ottenere determinate figure.
Sono numerosi gli esercizi che si possono fare e ciascuno di essi serve per potenziare o allungare  muscoli specifici utili per riuscire a fare al meglio tutti i movimenti richiesti.
Quindi, individuate quale parte del vostro corpo volete migliorare, cercate di conoscerne l'anatomia e fate gli esercizi quotidianamente.
Esiste un libro fatto benissimo che vi può essere veramente d'aiuto: Dance Anatomy di Jacqui Haas


Vi consiglio di leggerlo attentamente. Se qualcuno di voi avesse dei problemi con l'inglese, fatemi sapere quale parte del corpo vi piacerebbe approfondire e farò del mio meglio per preparare un post che ne riassuma i contenuti, con suggerimenti ed esercizi.

M.me Margot

martedì 21 maggio 2013

Visualizza il ballerino che vorresti essere!


La mente gioca un ruolo importante nell'anatomia della danza e nel miglioramento della tecnica di un ballerino.


La visualizzazione può essere uno strumento che aiuta a danzare più efficacemente. 
Quante volte avete fatto un développé? Quante volte avete sentito la coscia contratta per l'ansia di non alzare abbastanza la gamba? Immaginate di sentire come sarebbe sapere quali muscoli devono contrarsi, allungarsi, e stabilizzarvi. Immaginate la vostra gamba che si alza più alta senza ansia. Questo, è usare la vostra mente con capacità fisica.

Visualizzazione, immagini e simulazione mentale, sono termini usati per descrivere la creazione di una figura nella vostra mente senza fare alcuna azione fisica.
Per migliorare la performance, potete usare semplici immagini positive a focalizzarvi sul mantenere la calma e rilasciare le tensioni involontarie.
Visualizzate esattamente quello che volete che il vostro corpo faccia e trattenete questo pensiero positivo.

E' un po' come nell'orto.... usate un'immagine seme: piantate un pensiero intuitivo e lasciate che questa immagine cresca per migliorare la vostra performance. Quando ripetete i vostri movimenti ( durante la lezione piuttosto che durante le prove), inducete in voi cambiamenti fisici e aumentate l'accuratezza dei vostri movimenti.
Ecco come fare secondo Eric Franklin, uno specialista di visualizzazione.
Prendetevi un momento per trovare un angolo della giornata dove poter chiudere gli occhi e ascoltare il vostro respiro. Ora, immaginate il ballerino che volete essere, e guardate voi stessi muovervi con grande semplicità. Concentratevi sulla pulizia delle vostre linee e sul controllo che avete su ogni combinazione di passi. Potete vedere tutto questo nella vostra mente, sentire la musica e sentire il vostro corpo mentre esegue i movimenti nei dettagli.
Ora, tutto quello che dovete fare è FARLO!
Lasciate andare tutto il resto e concentratevi sulla vostra tecnica. State allenando la connessione tra la vostra mente e i vostri muscoli. Questi devono lavorare insieme per permettervi di raggiungere il vostro obiettivo.

Lo stato della vostra mente influenza la realizzazione del vostro lavoro. Se vi preparate per eseguire una pirouette con una tensione nella parte superiore del vostro corpo, lo stress di doverne fare almeno due e l'ansia di perdere l'equilibrio, come è possibile che possiate girare?
Visualizzate invece splendidi giri multipli intorno ad un centro fermo ma calmo e respirate. Fate la vostra pirouette, divertitevi a girare, abbandonate la paura, usate il ritmo per aiutarvi e girate!

Riuscire a creare una connessione tra corpo e mente via aiuterà, non solo a migliorarvi tecnicamente, ma anche ad evitare di farvi male a causa delle rigidità, della tensione e della paura.
Vi capiterà di essere pieni di dubbi e di critiche, ma se amate veramente danzare e volete migliorare, dovete smettere con la negatività e l'insoddisfazione. 
State lontani dal convincervi che non potete fare qualcosa oppure che alcuni movimenti sono troppo difficili!!

M.me Margot

venerdì 17 maggio 2013

Ballando sotto la pioggia...


Piove, fa freddo ed è buio! 
Quindi ci sono due alternative: o lasciarsi andare alla depressione meteoropatica costellata da frasi tipo: “Non c’è male come giornatina di novembre” - “Ma quest’anno l’inverno non finisce mai?” - “ Mannaggia a questo tempo di Biiiiiiiiiiip”,  etc.... oppure cercare il lato positivo ( d’altronde io sono una ottimista incallita ).
In effetti basta vedere le cose secondo una prospettiva diversa e tutto acquista un altro significato.


Il grande Bob Marley disse: “ Qualcuno SENTE la pioggia, qualcuno si sente solo bagnato”.
E, visto che questo blog avrebbe l’ambizione di parlare di danza, ho cercato delle immagini e delle frasi legate alla pioggia e che descrivono il rapporto con essa.
Ed ecco quella che mi ha colpito maggiormente:

“Chiunque pensi che il sole splendente sia pura felicità, non ha mai ballato sotto la pioggia.”


E così mi è venuta in mente l’immagine emblematica di “Cantando sotto la pioggia”, dove Gene Kelly era così contento di aver finalmente baciato la sua ragazza, che improvvisa un balletto sotto la pioggia, utilizzando in maniera abbastanza impropria l'ombrello e ignorando del tutto il fatto che è zuppo fradicio. In questo caso la pioggia serve a sottolineare la sua felicità che nulla può turbare. Nemmeno due o duemila gocce d'acqua.

Credo che la pioggia ci disturbi tanto, perché abbiamo dimenticato la gioia che provavamo quando da bambini adoravamo entrare con le scarpe nuove nelle pozze che si formavano nella pioggia... Emozioni che forse i ballerini riescono ancora a provare!!
Una bimba danza in una pozzanghera!


M.me Margot



giovedì 16 maggio 2013

Non posso, ho le prove!


Si avvicina il tempo dei Saggi e degli Spettacoli di Fine Anno...
Le lezioni si intensificano e le giornate passano velocissime tra scuola e scuola di danza.
Mia figlia trascorre a "scuola" sicuramente la maggior parte del suo tempo; forse proprio per questo motivo, e per poter stare un po' insieme a lei, mi sono avvicinata così tanto al mondo della danza.
D'altra parte il pomeriggio è dedicato totalmente a questa sua passione e la sera, quando non si addormenta sul piatto, deve studiare: non riesco veramente a capire come possa riuscire a fare tutto!!!!
Qualche volta le squilla il cellulare ( raramente ad essere sincera ) e le sento ripetere ogni volta: "Non posso, ho le prove!".


Allora penso a quanto stia sacrificando della sua adolescenza per realizzare questo sogno, ma quando cerco di affrontare con lei l'argomento, mi risponde con un'espressione stupita: "Veramente non capisco quello che dici, a me non mi sembra di sacrificare proprio niente... potessi ci dormirei anche, a danza!".
Quindi rassegnata, cerco almeno di trovare il modo per alleggerirle qualche compito di scuola, anche se sembra non averne tutto questo bisogno: meno tempo ha per studiare e più riesce ad ottenere buoni voti, con la sorpresa e l'ammirazione anche dei suoi prof. 
Sicuramente la disciplina e le determinazione l'hanno resa una piccola macchina da guerra, almeno all'apparenza, indistruttibile.
Riesce a ottimizzare ogni ritaglio di tempo che passa a casa, perché quando è a scuola di danza, il tempo perde del tutto il suo valore: le lezioni potrebbero non finire mai, e poi... lo spogliatoio!!!
Come sono preziosi e divertenti i lunghi minuti passati con le compagne nello spogliatoio a commentare la lezione... quelli sono forse gli unici momenti della giornata dove veramente si "riposa", e per questo ogni sera, nonostante la lezione finisca come sempre oltre il tempo massimo, cerco di "sopportare" l'ulteriore ritardo... anche se mentre passa per andare a cambiarsi le dico: "Sbrigati, che ci stanno aspettando per cenare!!!!"

M.me Margot


mercoledì 15 maggio 2013

"La rosa ballerina"


Maggio... il mese delle rose!
Qualche giorno fa è stata la Festa della Mamma ed ho ricevuto in regalo una pianta bellissima per il mio giardino. Da una ricerca su internet ho scoperto che si tratta della "Rosa Ballerina", un ibrido creato dal britannico Bentall nel 1937; ancora non ho ben chiaro perché l'abbia chiamata così, comunque è meravigliosa!!


Ho subito pensato che le affinità tra i fiori e la danza siano tante, una tra tutte la capacità di incantare al solo sguardo; entrambi ti permettono di venire trasportato in un mondo parallelo, come in un sogno.
Così ho capito da dove deriva il fascino di un balletto che è stato reso famoso dai Ballets Russes:
"Le spectre de la Rose"



Il 19 aprile 1911, il pubblico di Monte Carlo ha visto la storia di una debuttante che si addormenta dopo il suo primo ballo, sognando di danzare con la rosa che aveva tenuto in mano. Il suo sogno si conclude quando la rosa fugge dalla finestra. I ballerini di questa performance memorabile erano Vaslav Nijinsky nel ruolo del fantasma della rosa e Tamara Karsavina nel ruolo della ragazza. Questo bellissimo balletto è uno dei marchi di fabbrica di repertorio della compagnia Diaguilev, e nel tempo ha ottenuto un posto permanente in tutte le principali compagnie. 
Il genio coreografico Mikhail Fokine fu ispirato da una poesia di Théophile Gautier dallo stesso titolo, e creò la coreografia inizialmente sul brano a pianoforte del 1819 di Von Veber per poi arrangiarlo sulla musica orchestrale di Berlioz.

"Le spectre de la Rose" è stato uno dei primi balletti interpretati da Nureyev dopo la sua fuga a Le Bourget ed è stato l'ultimo balletto con cui ha danzato in coppia con Margot Fonteyn, il 23 Giugno 1979, portando a termine la perfetta armonia di una coppia leggendaria durata 17 anni. Margot Fonteyn, all'età di 60 anni, decise di tornare sul palco quella sera, per l'ultima volta.

Tamara Karsavina insegna a Margot Fonteyn 
In quella occasione, fu nominata dal Royal Ballet "Prima ballerina assoluta".

M.me Margot

venerdì 10 maggio 2013

Un'occasione da non perdere!!!


Visitate il sito della Fondazione Marika Besobrasova e troverete maggiori informazioni. 


M.me Margot


Benois de la Danse 2013


Benois de la Danse-2013
Benois de la Danse Nominees Gala Concert - May, 21
Benois de la Danse Different Years Laureats Gala Concert -  May, 22

Tra 10 giorni, si svolgerà a Mosca uno dei premi più esclusivi della danza: il Benois de la Danse.
Fondato dalla International Dance Association di Mosca nel 1991, si svolge ogni anno e i vincitori sono nominati da una giuria qualificatissima. Il premio viene dato a colui/e che durante le performance internazionali di tutto l'anno, meglio ha rappresentato ciascuna categoria: ballerina, ballerino, coreografo, compositore e designer. 
I più grandi ballerini/e hanno ricevuto questo premio, ma tra le italiane, solo Alessandra Ferri ha avuto questo onore nel 2000.
Ma vorrei cogliere l’occasione di questo evento, per parlarvi di una leggenda vivente della danza, Presidente di giuria di questa competizione: Yury Grigorovich.

Sue, queste parole:
“Il balletto è unico. Diversi periodi della storia dell’arte della danza convivono in armonia sul suo palco. La messa in scena, i libretti e le partiture non raggiungono mai una vecchiaia dimenticata. Di tutte le arti teatrali, questa armonia senza tempo è possibile solo nel balletto. Il compito del Benois de la Danse è quello di onorare gli eventi straordinari del mondo colorato della danza, fondendo la danza classica con le produzioni contemporanee e moderne.”
Yuri Grigorovich è considerato il più grande coreografo vivente nel mondo del balletto di oggi. I suoi balletti dominano il repertorio di opere contemporanee, e le sue messe in scena dei balletti classici riflettono il suo gusto personale e la sua convinzione che il dramma deve sempre infondere ed essere espresso attraverso la danza.
Yuri Grigorovich è uno dei coreografi più rispettati del 20 ° secolo e, nonostante i suoi 80 anni è ancora molto attivo.
Eppure la carriera di Grigorovich è iniziata in mezzo alle macerie della seconda guerra mondiale, quando nel 1946 si diplomò presso la Scuola Coreografica di Leningrado e si unì al Balletto Kirov (ora Mariinsky Ballet), specializzandosi inizialmente in ruoli di “demi-character”. Nato nel 1927 in una famiglia di artisti legati al Balletto Imperiale Russo, marito di una delle più grandi ballerine di tutti i tempi, l'immortale Natalia Bessmertnova (1941-2008), la sua vita è stata dedicata alla padronanza dell'arte della coreografia, l'eccellenza e, forse, più di tutti, ha portato avanti la tradizione del balletto classico russo.
Nel 1964 Grigorovich divenne il direttore artistico del Balletto Bolshoi di Mosca - una delle più importanti compagnie di danza classica nel mondo - fino al 1995. Per il Bolshoi ha creato i balletti più indimenticabili dell’epoca sovietica, imponendo un nuovo pensiero e una visione di grandi dimensioni, in cui il corpo di ballo diventa sul palcoscenico parte magnifica e centrale del dramma. Spartacus (1967), Ivan il Terribile (1975), Il fiore di pietra (1957), Legend of Love (1961), Raymonda (1984), La Bayadere (2004) sono solo alcuni dei balletti che ha creato o messo in scena, trasformandoli una volta di più, in grandi opere.

Oggi Grigorovich è il direttore di alcuni dei più prestigiosi concorsi internazionali di balletto, come l'Istanbul International Ballet Competition, il Concorso di Varna, il Beijing International Ballet Competition e il Concorso Internazionale di Danza del Giappone.
M.me Margot

martedì 7 maggio 2013

Crescita: l'importanza delle critiche e dei giudizi

Lo studio della danza classica non è per i deboli di cuore. 

I ballerini crescono con le critiche. In realtà, secondo la mia esperienza, è raro che un ballerino sia felice quando riceve solo lodi ed elogi.

Quando dico a mia figlia che ha fatto bene, raramente lo accetta. 
Di solito mi fa domande difficili che riguardano non solo la tecnica, ma la sua arte e la sua espressione. Personalmente non mi piace indossare il cappello del critico, preferisco il ruolo della fan adorante. Ma, capisco la necessità di una critica per la sua crescita. 



Per un insegnante avere un bambino che soffre di problemi di autostima, può essere un vero e proprio campo minato. Infatti una pratica di insegnamento comune in una classe di danza, è la valutazione tra pari. In questo esercizio, gli allievi sono chiamati a svolgere un esercizio - può essere un elemento o una combinazione - e quindi i coetanei sono chiamati a valutare ciò che gli è piaciuto. L'obiettivo è quello di spingere gli studenti a imparare a capire che cosa fa distinguere un ballerino e ad aiutarli a sviluppare una chiara associazione visiva per migliorare il proprio stile e di espressione.

Per alcuni studenti, però, questo sistema attacca le vulnerabilità e le insicurezze e può in alcuni casi essere devastante. A loro, io dico a malincuore, "E 'un mondo difficile! Accettalo!"

Se si sceglie di ballare, si deve imparare a trattare con il rifiuto. E’ raro che un ballerino non venga mai rifiutato o criticato. Le persone si lamentano per il vostro corpo, la vostra espressione, la vostra arte, il modo in cui il pollice pone sulla mano destra nel port-de-bras, vi richiameranno per il trucco e per una miriade di altre cose. Ma la critica è un qualcosa che tutti i ballerini devono affrontare. So che quasi tutti i bambini sono vulnerabili a questo tipo di esercizio e ogni bambino ascolta le critiche ad alta voce dei compagni e se le prende a cuore. L’insegnate deve spiegare di non farne una questione personale, ma di usare il giudizio come uno stimolo per crescere e diventare un artista.

Vi posso assicurare che pochissimi insegnanti di danza scelgono questo lavoro come un percorso verso la ricchezza. La maggior parte di loro insegna per una grandissima passione verso questa arte e per condividerla con le nuove generazioni di allievi, senza trarne grandi benefici economici.
I maestri hanno tutto l'interesse a crescere, non a distruggere i giovani ballerini. Le maestre che conosco amano le loro allieve e hanno una passione enorme per ognuna e cercano di educarne lo spirito in modo più profondo di quanto ci si potrebbe aspettare o immaginare.

Ricordatevi di questo, la prossima volta che vostro figlio tornerà a casa lamentandosi di quello che gli ha detto o fatto fare l’insegnante. 



Per me non c'è niente di più prezioso dei miei figli e quando qualcuno gli fa male deliberatamente, non c'è niente che mi motiva di più nel trasformarmi in una Mamma Orsa che proteggere il suo cucciolo. Ma, assicuratevi che Mamma Orsa stia attaccando il boscaiolo cattivo e non un’altra Mamma Orsa che, con la propria dedizione, insegni al vostro cucciolo come prendersi cura di se stesso.

M.me Margot

domenica 5 maggio 2013

Mio figlio vuole fare il ballerino!


Credo che un aspetto primario del lavoro di un genitore sia quello di crescere i propri figli in modo che possano perseguire la loro passione, costruendosi così una vita piena di significato. Per fare questo di solito devono fare molte esperienze e diversi sforzi. Ciò significa che un genitore deve essere aperto riguardo alle cose che i bambini esplorano mentre crescono, anche se sono al di fuori della zona di “comfort” di un genitore. (Ovviamente con l'avvertenza che queste cose non siano illegali o dannose per loro o per gli altri, e la danza di certo non rientra in questa categoria.) Così un genitore deve fare il suo lavoro, crescere, dare il buon esempio, e sostenere gli interessi del proprio figlio, anche se capita di essere coinvolto in qualcosa che vi è poco familiare o vi rende un po’ scomodi.

Così spesso i padri sembrano avere un’idea d’insieme su quello che vogliono vedere nei propri figli. L'importanza e il prestigio dello sport è così radicata nella nostra società, e i campioni di calcio, basket, baseball, sono molto ricercati e apprezzati, soprattutto dalla maggior parte dei padri. Tuttavia, praticamente nessuno equipara le doti atletiche necessarie per quegli sport con quello che serve per diventare un grande ballerino. Molti padri guardano lo stereotipo di una ballerina, in particolare di un ballerino-effeminato, gay, debole, non duro, una femminuccia, ecc, ecc, ecc...Questa percezione dimostra l'ignoranza e la mancanza di comprensione di ciò che serve veramente per diventare un ballerino professionista.

Conosco dei ballerini che sono tra gli atleti più dotati che abbia mai conosciuto o visto. Avrebbero potuto fare qualsiasi cosa, praticato tutti gli sport e sarebbero stati sempre nell’élite. Se si fossero concentrati su uno sport, tanto quanto hanno fatto nel loro modo di ballare, avrebbero potuto gareggiare come professionisti. E tuttavia, hanno scelto di ballare.

Il figlio di un mio amico è stato fortunato. Ha avuto il sostegno pieno e indiscusso di entrambi i suoi genitori. Anche se il padre era cresciuto amando il calcio e aveva giocato in alcune squadre della sua città, ha totalmente sostenuto la sua scelta fin dall'inizio. Il figlio ha scelto ballare e di non giocare a calcio, e lui era triste perché non poteva più vederlo giocare, ma ero felice di vederlo ballare. Il suo sostegno è stato fondamentale per aiutarlo a superare le sofferenze provocategli dai suoi compagni di scuola. Gli ha detto direttamente quanto fosse importante per lui la sua approvazione ed è possibile che la sua forte disapprovazione sarebbe stata eccessiva e avrebbe potuto spingerlo a smettere quello che sapeva essere la passione di suo figlio.
La disapprovazione di un padre sarebbe certamente un messaggio che fermerebbe la crescita del tuo bambino! La passione di tuo figlio non è importante quanto i vostri pregiudizi.
Credo che tutti noi genitori vogliamo che i nostri figli possano perseguire la loro passione, qualcosa che amano e che significa per loro più di ogni altra cosa al mondo. 

Per diventare un ballerino, soprattutto un professionista, si deve amare così tanto la danza che praticamente non si è in grado di vivere senza di essa. Si richiede tanto sacrificio, crescendo, si dovrà rinunciare a molti eventi sociali, più che in altri sport, e si devono sopportare le prese in giro, insulti, il bullismo, e la mancanza di amici a causa di questa scelta; magari rinunciando a una parvenza di vita normale da adolescente, rinunciando agli amici, ai week-end, agli eventi sportivi a scuola, e spesso, lasciando la propria famiglia per frequentare una scuola di danza in una città lontana che fornisce loro la migliore opportunità per avere successo nella loro passione. Poi, anche per gli uomini, a questo livello di eccellenza la competizione è veramente rigida e, dopo tutto il duro lavoro, la dedizione, la passione e il sacrificio, potrebbero non trovare un lavoro. Ci sono così pochi posti. Che delusione, soprattutto perché questo viene dopo che tuo figlio ha fatto tanto lavoro per mettere a punto il suo fisico.

Un grande lavoro per ottenere una tecnica perfetta, per saperne di più, per ottenere più visibilità, a non rimanere dietro qualcun altro disposto a lavorare ancora di più. Tutto questo comprende fare le stesse mosse più e più e più volte per perfezionarle, rischiando un uso eccessivo delle articolazioni e delle lesioni causate da movimenti ripetitivi. Poi c'è la pressione per saltare più in alto, eseguire più giri, sollevare le ragazze più spesso e più in alto. Le lezioni e la ricerca della perfezione non finiscono mai, e lo specchio in fondo alla sala mostra solo i difetti.
Il ballerino deve essere un incredibile atleta, mostrare un equilibrio incredibile, sviluppare un fisico superiore, ed essere anche e soprattutto un artista. Allora, cosa c'è da non ammirare in tutto questo? Trovo incredibile che tutto questo possa trovarsi in un solo individuo. Non riesco a capire che cosa c'è di cui non essere orgogliosi. Sono confusa da padri che non sostengono i figli che sono disposti a fare qualsiasi sacrificio e che sono così atleticamente dotati da trovare un modo per raggiungere l'altezza delle esigenze di questa forma d'arte, e, nonostante il fatto che siano dei maschi a farlo con tanta delicatezza e maestria.
Credo che ogni genitore debba stare vicino al proprio figlio che ha deciso di intraprendere quella che forse è una delle carriere più difficile che esistano: l’importante è fargli sapere che noi siamo sempre lì vicino, pronti ad ascoltarlo, confortarlo e applaudirlo.
Perché “La danza è il suo destino, il suo modo di rispecchiarsi nelle emozioni più forti. La gioia, la tristezza, la rabbia, lo stupore, la passione e l’elemento fondamentale che gli permette di superare gli ostacoli che incontrerà lungo il suo cammino. Questo è il suo destino e lo deve portare a termine...se qualcuno gli chiederà quando smetterà di ballare, la sua risposta sarà: fino a quando potrò!” - Grazie Andrea.
M.me Margot

sabato 4 maggio 2013

Il tuo corpo, il tuo strumento

Ciao!
E' qualche giorno che trascuro il mio blog, ma c'è un motivo.
Visto che dopo tanta pioggia finalmente ci sono stati alcuni giorni di Sole, ho deciso di fare un piccolo orto in un angolo del mio giardino e quest'anno proveremo a mangiare le verdure che abbiamo deciso di seminare...


Questo mi ha fatto riflettere su quanto sia importante l'alimentazione di un ballerino.


I ballerini, in particolare quelli di danza classica, devono mantenere l'equilibrio tra la nutrizione e il controllo del peso. Si tratta di un equilibrio delicato tra limitare l'apporto calorico in modo da essere abbastanza sottili per il palcoscenico e mangiare il giusto tipo di alimenti in modo da avere abbastanza energia per ballare, evitando l'affaticamento e debolezza.
Alcuni di noi si confondono quando si tratta della parola "dieta". Dieta non significa perdita di peso, è ciò che si mangia! 
I ballerini professionisti hanno una dieta molto salutare. Proteine e carboidrati buoni sono essenziali per la dieta sana di un ballerino. Inoltre, l'acqua! E' incredibilmente importante bere per tutto il tempo, soprattutto durante la lezione. Questo darà al corpo più energia per fare le cose che il ballerino vuole che il suo corpo faccia.



Però a causa della pressione psicologica, i ballerini possono lottare con disturbi alimentari come l'anoressia e la bulimia. 
Uno dei personaggi principali del film, "Center Stage" lotta con l'anoressia per mantenere il suo corpo da ballerina ultra-sottile. 
Gelsey Kirkland, una famosa ballerina del New York City Ballet, che ha ballato con il coreografo George Balanchine tra il 1960 e il 1970, ha dettagliato le sue lotte con i disturbi dell’alimentazione nella sua autobiografia "Dancing on My Grave". 
Purtroppo ancora oggi, i disturbi alimentari sono comuni tra i ballerini.


Per approfondire l'argomento vi consiglio questo libro:
"Diet for Dancers: A Complete Guide to Nutrition and Weight Control," by Robin D. Chmelar and Sally S. Fitt. 


M.me Margot